PROGETTO PER LA ISTITUZIONE E SISTEMAZIONE DI UN'AREA PERTINENTE LA CHIESA DI S. CRISTINA
Dati storici ed indagine archeologica
La chiesetta dedicata a S.Cristina fa parte della Parrocchia di Borgosotto, si trova sulla riva destra del fiume Chiese a sud dell’abitato di Montichiari ed è punto di riferimento per gli abitanti della omonima contrada.
E’ una delle chiese capostipite del territorio monteclarense poiché nella Bolla di Papa Lucio III del 1182 viene citata fra le dipendenze della pieve, a capo della omonima “quadra” ovvero di quel vasto territorio delimitato a nord dalla strada di Brescia e a est dal fiume Chiese.
Nel 1993 il Gruppo Archeologico di Montichiari intraprende una indagine conoscitiva aprendo uno scavo largo 2 mt. lungo tutta la parete sud dell’edificio dove i depositi antropizzati parevano essere ancora integri.
Alla fine si evidenziarono alcune strutture murarie e due tombe plurime a cassa di epoca medioevale, ricoperte parzialmente con lastre in medolo ed all’interno i resti di una trentina di individui, alcuni in posizione ed altri sicuramente traslati da altre sepolture. Frammisti al materiale che col tempo ha colmato i loculi abbiamo recuperato reperti di vario genere fra i quali diversi frammenti di affresco che gli esperti hanno giudicato appartenere a pitture murali risalenti al sec. XII° e quindi più antiche di quelle attualmente esistenti in S.Pancrazio; se ne desume che in questo periodo il nome di S.Cristina è legato già a un edificio di culto e non è solo una semplice divisione territoriale.
La tomba n°1 inoltre risulta essere un allargamento di una sepoltura precedente della quale, seppur asportata per metà, se ne può intuire, dalla tipologia e dalla tecnica costruttiva, una più che probabile origine altomedioevale.
La salvaguardia ed il decoro del monumento
La chiesetta di S. Cristina è l’unico spazio nella zona destinato alla vita comunitaria e qui vi si svolge la sagra annuale dedicata alla santa protettrice.
Il GAM (Gruppo Archeologico Monteclarense) è stato più volte sollecitato dagli abitanti del luogo affinché si facesse tramite presso l’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero, proprietario del terreno attiguo, per una richiesta di allargamento dell’area pertinente la chiesa.
Nel passato infatti l’area tutt’intorno doveva essere sacra come testimonia la tradizione orale di ritrovamenti di sepolture durante livellamenti agricoli e come si rileva dalle carte storiche.
I trattori sfiorano da tempo ormai le pareti perimetrali dell’edificio mettendo in pericolo con le vibrazioni causate dal loro passaggio e l’aratura ravvicinata, la stabilità dell’edificio stesso.
Lo scavo archeologico ha permesso infatti di rilevare che le fondazioni sono deboli e poco profonde; per questo la parete sud ha ceduto nel tempo verso l’esterno ed a più riprese sono stati aggiunte chiavi di volta o barbacani di rinforzo.
L’ultimo intervento è stato eseguito tre anni or sono in occasione di un limitato restauro per riparare i danni causati dalla caduta di un fulmine.
Va sottolineato inoltre che la canaletta terragna di irrigazione lambisce l’absideDa queste parti la coltura a granoturco è consolidata da anni e capita quasi sempre nei mesi estivi che la chiesetta sia circondata da questo tipo di coltivazione e scompaia così alla vista del viandante.
Il progetto
Il progetto del GAM è finalizzato a ridonare dignità, decoro e stabilità statica alla
antica chiesetta.
Per raggiungere questo obiettivo si intravede la necessità di ricreare un ambito tutt’intorno pertinente l’edificio religioso ed ad esso esclusivamente dedicato.
A tal scopo ci pare logico tracciare una linea di separazione all’interno del mappale n°30, foglio n°91 in direzione nord-sud, 8 mt ad est dell’abside.
Il disegno planimetrico allegato vuole illustrare come si intenda poi sistemare questo spazio triangolare per renderlo funzionale ed accessibile con facilità dai fedeli ed i visitatori od in occasione dei lavori di manutenzione.
Si allargherà di qualche metro il terrazzo nelle immediate vicinanze dei muri perimetrali della chiesa per proteggere le fondamenta, ricostituendo il livello originario del piano di calpestio con l’apporto di nuova terra.
L’entrata principale rimarrà l’attuale, non in linea con l’asse dell’edificio; per garantire un minimo spazio per il parcheggio dei veicoli si propone una piccola area a sud con accesso dalla vicinale di Santa Cristina.
Un semplice muretto semicircolare delimiterà il sagrato, offrendosi altresì come panchina e punto d’osservazione.
Tutta l’area verrà tenuta a prato mentre sui confini si effettuerà una piantumazione con variegate essenze, alcune tipiche della zona.
Gestione
Si propone che l’area oggetto del progetto divenga corpo unico con la chiesetta e sia data quindi in gestione alla parrocchia di Borgosotto della quale la comunità di S. Cristina fa parte.
Il sig. Tanfoglio, attuale custode della chiesa, è disponibile a curare la manutenzione necessaria a garantire il decoro di tutta l’area a verde.
Si chiede ...
Si chiede all’Istituto diocesano per il sostentamento del clero un parere positivo a questo progetto e un impegno a rendere l’area libera da vincoli affittuari.
cordiali saluti
Chiarini Paolo
(presidente GAM)
Il Parroco della Parrocchia di Borgosotto di Montichiari (BS) approva e sottoscrive il contenuto della relazione soprastante e la proposta illustrata nel disegno allegato.
Don Gregorini Fausto
(parroco di Borgosotto)
La fase esecutiva
Con il coordinamento del Gruppo Archeologico monteclarense ha avuto parte attiva all'esecuzione dei lavori il comitato di S.Cristina. Si ringarzia l'arch. G.Tortelli per la stesura del progetto, l'amministrazione del comune di Montichiari e la parrocchia di Borgosotto per l'appoggio finanziario, IDSC per la concessione dell'area. (P.C.)