Sepolture medievali
È una delle chiese più anticamente documentate nel territorio monteclarense e nella bolla di papa Lucio III del 1182 viene citata fra le dipendenze della pieve a capo della omonima quadra.
Nel corso di un intervento di ristrutturazione degli alzati ed in previsione dello scavo di una fossa d'areazione tutt'attorno ai perimetrali, si è intrapresa un'indagine archeologica preventiva che per ora ha interessato solo la parete S.
Sono state poste in luce due sepolture plurime a cassa, accostate nel senso longitudinale al fianco della chiesa, costruite con ciottoli e frammenti di embrici e sesquipedali di recupero legati con malta.
La T.1, che conservava gran parte della copertura in lastre di medolo di grosso spessore era il risultato della sopraelevazione in età postmedievale di una tomba alla cappuccina con l'interno rasato a malta liscia ed un sesquipedale di testa.
Nella tomba si sono recuperati frammenti di ceramica grezza bassomedievale, un quantitativo rilevante di frammenti di affresco anche figurati risalenti alla seconda metà del secolo XII, evidentemente provenienti dalla demolizione di parti delle chiesa medievale, due pezzi di macina domestica in pietra verde, una moneta di epoca medievale, alcuni frammenti di ceramica graffita padana trecentesca.
In entrambe le tombe c'erano diverse deposizioni in posizione originaria, accostate e sovrapposte; nell'angolo NE della T.1 erano accatastati altri resti scheletrici.
Un troncone di muro intestato contro l'angolo SW della chiesa lascia infine supporre che questa fosse affiancata sul lato meridionale da un altro edificio la cui collocazione nella vicenda costruttiva non è stata chiarita.
Paolo Chiarini
L'intervento coordinato da A. Breda della Soprintendenza Archeologica è stato eseguito dal Gruppo Archeologico Monteclarense