31 gennaio 2012
Montichiari: comune collezionista
Come commentare l'iniziativa dell'amministrazione comunale di dare a Montichiari un retroterra culturale attraverso l'acquisizione e la musealizzazione di migliaia di oggetti di modernariato, i più datati infatti risalgono all'800'.
La collezione Bergomi non è identitaria per Montichiari, situato com'è al centro della pianura bresciana orientale che a sua volta confina con le terre del Veneto ed del Mantovano abitate da popolazioni le cui usanze hanno influenzato fin dagli albori quelle dei nostri avi.
Il pittore Bergomi ha infatti raccolto gran parte degli oggetti, per sua stessa ammissione, nell'alta val Camonica, val Sabbia e val Trompia (ved. filmato del museo - O. Melzani - Bagolino) ed il rimanente nella pianura attorno ad Orzinuovi.
Vien da chiedersi: per quale motivo Orzinuovi, che aveva avuto in donazione dal Bergomi l'altra metà della collezione, decide a sua volta di donare la sua parte a Montichiari?
I reperti non sono mai stati cartellinati fin dall'origine che risulta vaga e confusa ma catalogabile secondo il Bergomi differenziando fra pianura e montagna poiché gli oggetti provenienti dalle zone alpine sono più lavorati. Lo stesso Bergomi è nato a Orzinuovi, morto a Brescia e non ha vissuto ed operato Montichiari.
Attualmente il Museo Bergomi è capofila della rete museale monteclarense ed è l'unico museo riconosciuto per iniziativa dell’amministrazione monteclarense.
Vien da chiedersi: per quale ragione gli studiosi ed i ricercatori locali dovrebbero impegnarsi nella salvaguardia e promozione della proprie radici storiche vere, testimoniate dal ritrovamento di pregevolissimi reperti archeologici o resti di edifici antichi, se le collezioni provenienti da lontano vengono messe in prima fila e ad esse va la preminenza delle risorse?
gam