La presenza di resti di una villa d'età romana situata 400 metri ad W del fiume Chiese fu individuata nel 1992 (NSAL 1992-93, pp. 41-43) da una ricognizione di superficie che rinvenne tessere di mosaico, esagonette di pavimentazione in laterizio, elementi di suspensurae e frammenti di tubuli per riscaldamento parietale. Nel medesimo anno alcuni sondaggi misero in luce murature di fondazione ad una quota compresa fra cm -20 e -80 rispetto al piano di campagna su un'area di circa mq 3000.
In seguito, grazie ad un finanziamento del Comune di Montichiari, venne eseguita una prospezione georadar completa del sito che consentì di ricostruire la pianta di alcuni ambienti. Fu anche accertato che nelle zone settentrionale e centrale dell'area la stratificazione archeologica era stata cancellata dallo sbancamento per la costruzione del centro fieristico e da escavazioni precdenti.
Ulteriori sondaggi hanno chiarito che l'insediamento si estendeva per circa 2000 mq anche più a S, dove è stato rinvenuto un piccolo ambiente sotterraneo a pianta quadrata di m 2,15 di lato e profondo m 1,40 rispetto alla quota di rasatura delle murature, coincidente con quella delle fondazioni della villa che purtroppo non si sono conservate in questa zona.
La struttura, complessivamente in buone condizioni, aveva murature in laterizio e ciottoli legati in malta, con fondo in gettata di malta; la parte inferiore dei muri perimetrali conservava, per un'altezza di cm 40 circa, un rivestimento di malta grezza.
Dal momento che il fondo della cavità non presentava particolari pendenze né fori di drenaggio, si è ipotizzato che potesse trattarsi di una cisterna messa fuori uso, come rivelano i reperti più tardi provenienti dal riempimento, nel IV secolo d.C.
Il complesso dei reperti rinvenuti, frammenti di ceramica comune e vetri databili tra il I e il IV secolo d.C., conferma la cronologia dell'insediamento già suggerita dai ritrovamenti di superficie.
(P.C.)