Un cedimento del terreno ha portato alla luce una sepoltura, forse l'unica rimasta, di una necropoli distrutta nel 1958. La tomba, ancora integra, aveva il loculo rettangolare con muro perimetrale in ciottoli, bozze di pietra e laterizi completamente intonacato. La copertura a doppia falda era costituita da 12 sesquipedali accuratamente sigillati con malta. Non sono stati rinvenuti oggetti di corredo.

Andrea Breda

Recupero e documentazione sono stati eseguiti nel 1993 dal Gruppo Archeologico Monteclarense.