Riportata alla luce con opera certosina dal «Gruppo archeologico monteclarense»
MONTICHIARI - Alcuni volontari del gruppo archeologico monteclarense, con un'opera di certosino lavoro, hanno portato alla luce una tomba con copertura alla cappuccina in laterizio di epoca longobarda databile intorno al VI-VII secolo dopo Cristo; il luogo del ritrovamento è sito nei pressi della cascina Bagnadello, di proprietà, della famiglia Gazzina, al confine tra i territori di Calvisano e Montichiari. Per stato di conservazione, grandezza e architettura si tratta di un reperto di indubbio valore storico ed archeologico che conferma, in tal senso, la ricchezza della campagna monteclarense; individuata grazie alle copiose precipitazioni dei giorni scorsi che hanno provocato avvallamenti «spia» sul terreno, la tomba è stata oggetto di scavi particolarmente attenti e qualificati da una decina di volontari del locale gruppo archeologico. Purtroppo a causa di infiltrazioni di acqua e fango il corredo funerario è andato perduto così come poco ormai è rimasto del guerriero longobardo ivi sepolto. In ogni caso diversi indizi inducono a ben sperare riguardo alla probabile presenza di una vera e propria necropoli nella zona.
È dal 1989 che il gruppo archeologico monteclarense, costituitosi in associazione culturale riconosciuta dalla Regione Lombardia, attua scavi sistematici sul territorio della Bassa in stretta collaborazione con il nucleo operativo di Brescia della sovraintendenza regionale ai beni archeologici, ma già dal1986 alcuni appassionati si erano riuniti in un gruppo spontaneo di ricerca. attualmente conta quarantasei soci, tra cui diverse donne, e malgrado i finanziamenti non adeguati alla mole di lavoro da svolgere si avvale di moderni strumenti di indagine e soprattutto di un rigoroso metodo di scavo scientifico, particolarità di sicuro riguardo considerato il carattere di volontariato del gruppo.
La campagna monteclarense, per gli appassionati di archeologia, è senza dubbio una generosa miniera di reperti; sono presenti tracce di civiltà paleolitiche, neolitiche, dell'età del bronzo, del ferro e consistenti testimonianze di insediamenti romani ed altomedioevali. Proprio risalenti a quest'epoca, si pensa possano essere alcuni reperti trovati nel corso dei lavori di ristrutturazione della chiesetta di Santa Cristina ed in proposito i responsabili del Gruppo archeologico monteclarense auspicano che la zona possa essere adeguatamente salvaguardata per svolgere i rilievi del caso.
Emanuele Verzotti