Il monumento funerario del primo secolo dopo Cristo sistemato vicino al Teatro di Montichiari
Prima quasi duemila anni nascosto sotto terra, poi sette in un angolo, in attesa di trovare casa.
Ora, finalmente, il monumento funerario di Lucius Gnatius Germanus, risalente al primo secolo dopo Cristo, ha una dimora tutta sua: è stato sistemato in una piazzetta di palazzo Tabarino, sede, fino a una decina d'anni fa, degli uffici municipali.
Chi è, pardon, chi era Lucius Gnatius Germanus? Beh, di lui sappiamo quasi niente: giusto quel poco che è scritto sul monumento funerario: «L. Gnatius Germanus poblilia sexvir». Parole incise nella pietra, dalle quali possiamo intuire che questo personaggio romano era membro della Tribus Poblilia. Tutto qui. Molto di più, invece,sappiamo del monumento funerario: realizzato in pietra di Botticino, è alto quasi tre metri e ha un basamento di 2,12 per 1,78 metri, il tutto per un peso di 120 quintali.
I quattro enormi blocchi di marmo che compongono il manufatto erano stati trovati sette anni fa alla periferia del paese, nei pressi della Comazoo, durante dei lavori di sbancamento. Estratto dalla terra dove dormiva, il monumento era stato messo li, in attesa di sistemazione. Adesso, grazie alla collaborazione tra l'amministrazione comunale, la Soprintendenza e il Gam, il Gruppo Archeologico Monteclarense, è stato trasportato in quella Piazza Teatro che, con l'apertura del Teatro Sociale, diventerà il vero e proprio cuore culturale di questa cittadina della Bassa.
Un'ultima annotazione: forse non sarà probabile, ma è però possibile che questa non sia la sistemazione definitiva del monumento. .
«Di sicuro il manufatto rimarrà lì per qualche anno "spiega il sindaco Gianantonio Rosa , "perché l'importante era di portarlo a casa: le cose di proprietà del Comune stanno bene a casa loro. Ma è chiaro che se in futuro si decidesse di porre mano alla ristrutturazione dell'ex sede municipale...».
Di questo aspetto, però, chiude Rosa, «eventualmente se ne occuperanno i miei successori, perché quando verrà quel momento io di certo non sarò più sindaco».
(gaf)