Il nuovo allestimento ospita 132 calchi in gesso di lapidi, cippi, pietre
(bmz) Grande festa sabato mattina per l’inaugurazione della sezione lapidaria permanente del Past, il Palazzo dell'Archeologia e della Storia del Territorio. La mostra sulle pietre antiche della pianura bresciana, frutto di lunghi anni di lavoro promossi e portati avanti dal Gruppo Archeologico Monteclarense capitanato dal presidente Paolo Chiarini, sarà finalmente aperta al pubblico e fruibile con laboratori specifici anche dalle scuole del territorio. Il nuovo allestimento offre la possibilità di osservare da vicino 132 calchi in gesso di lapidi, cippi, pietre catalogati tra Montichiari e altri paesi della Bassa Bresciana, una raccolta non solo prestigiosa ma preziosa e importante perché insieme dell'identità stessa del territorio.
«Ciò che oggi presentiamo è importante poiché è sempre più raro ritrovare pietre antiche» ha sottolineato Paolo Chiarini «Ora puntiamo, grazie al progetto proposto dal Comune e accolto dalla Soprintendenza, all'istituzione del vero e proprio Museo archeologico». «L'operazione messa in campo al Past è un'azione di memoria, di conservazione e di comunicazione delle testimonianze archeologiche» ha aggiunto Andrea Breda, funzionario della Sovrintendenza «E' una sfida questa mostra permanente, che potrebbe apparire fuori moda, ma invece è necessaria: quella di proporre al pubblico la fisicità delle opere in un tempo di forte virtualità. E una mostra che solo le città più grandi esibiscono».
Presenti alla cerimonia anche il neo vicepresidente della Provincia Guido Galperti che ha assicurato sul supporto economico relativo all’ evoluzione del progetto archeologico; la consigliera regionale Claudia Carzeri che ha sottolineato le potenzialità di Montichiari e auspicato un grande sviluppo turistico, la storica dell'arte Monica Ibsen e Monsignor Cancarini.
Parole di ringraziamento ed elogio sono state espresse anche dal Sindaco Mario Fraccaro, che ha definito il Gam come un'ulteriore perla del sistema museale cittadino e dalla sua Giunta. «Il mio ringraziamento va a tutti i soci del Gam» ha dichiarato il vice Sindaco Basilio Rodella «che lavorano con abnegazione fin dal1989 e che con grandi sacrifici ci hanno consentito di arrivare a questi risultati». Un applauso finale è stato tributato anche alla famiglia Varoli, per la donazione recente di San Giorgio Alto, un sito archeologico di epoca longobarda che potrà diventare un polo di attrattiva turistica fra i più prestigiosi di tutta la Lombardia.