BASILIO RODELLA: "NOTIZIA STRAORDINARIA, NESSUNA CONTROPARTITA"
Da tempo la giunta del sindaco Fraccaro auspicava che sul colle di San Giorgio si potesse intervenire al fine di preservare l'importante patrimonio storico-culturale lvi presente e la notizia della scorsa settimana, pur arrivata "in extremis" a pochi giorni dalle ormai imminenti elezioni amministrative, è stata salutata con molto interesse.
Ci riferiamo alla donazione della cascina di San Giorgio Alto da parte del proprietario, il professor Federico Varoli, al Comune. L'assessore alla Cultura Basilio Rodella non nasconde Ia sua soddisfazione per questa iniziativa che definisce "straordinaria soprattutto perché non prevede alcuna contropartita economica od urbanistica. Con l'acquisizione dei terreni intorno alla Barchessa e ai resti della chiesa di epoca longobarda con cripta il Comune viene in possesso di un sito unico in zona che consentirà di creare un circuito turistico di grande rilevanza". Essendo ormai la giunta monteclarense in scadenza e potendo dunque solo compiere gli atti indifferibili ed urgenti, sarà la prossima amministrazione ad accollarsi l'iter burocratico a partire dall'accettazione della donazione di competenza del consiglio comunale. Tuttavia qualcosa già si intravede circa gli obiettivi: "È nostra intenzione - prosegue Basilio Rodella - istituire una Fondazione che consenta di recuperare fondi economici necessari alla ristrutturazione ed al restauro dell'intero patrimonio storico-culturale donato e che si occupi anche della sua gestione". Tra i progetti anche quello di creare percorsi ciclo pedonali da e per il centro città, "il che costituirebbe un volano fondamentale per tutto il settore culturale di Montichiari".
Ma perché è così significativo il sito oggetto della donazione? La chiesa di San Giorgio Alto rappresenta una conferma dell'antica dislocazione del primo abitato altomedievale ove già erano state rinvenute necropoli longobarde verso le Fontanelle. È probabile che l'origine del luogo di culto, anticamente annesso .ad un piccolo monastero, risalga alla seconda metà dell'VIII secolo. Della chiesa si possono notare ancora resti di murature dell'Alto Medioevo e romaniche con una cripta triabsidata: per gli archeologi essa si presenta, quanto a dimensioni e profilo a semicerchio oltrepassato dalle absidi, affine alle chiese monastiche di San Benedetto a Brescia e di San Salvatore a Sirmione, Un sito, dunque, che non poteva finire nel dimenticatoio. (fe.mi.)
(nella foto il vicesindaco Rodella)