Montichiari si arricchisce di un'altra significativa donazione: a beneficiarne è il Gam (Gruppo archeologico monteclarense) che è venuto in possesso di oltre 200 copie di reperti preistorici finemente lavorate da Remo Borgonovi, imprenditore di Castenedolo scomparso nel 2005 che aveva acquisito notevoli competenze in quella che viene definita l'archeologia sperimentale. Negli anni Novanta Borgonovi, titolare di un'azienda di rettifiche,aveva iniziato a frequentare spesso illago trentino di Ledro e fu proprio in quel periodo che si appassionò della preistoria: il luogo, va detto, bene si prestava a questa passione essendo stato sede di un antico villaggio palafitticolo. L'Imprenditore apprese le tecniche di costruzione degli utensili, primi dei quali furono le frecce ricavate dalla lavorazione della selce, seguendo quelle che dovevano essere l'ideazione e le capacità intellettive degli uomini preistorici. L'impegno si intensificò nel corso degli anni tanto da arrivare alla realizzazione, nel 2000, di una canoa preistorica partendo da un tronco di abete bianco di oltre 820 kg. L'attrezzo, una volta varato sul lago di Ledro, partecipò addirittura alla prima gara preistorica con Borgonovi quale concorrente: oggi la canoa è tra gli oggetti più preziosi presenti al museo di Molina di Ledro. Grazie alla stima nutrita verso il Gam, ecco dunque che la moglie di Borgonovi, Mariangela Mossini, e la famiglia, anche in ricordo del caro congiunto, hanno deciso di destinare buona parte della sua "collezione" al Gam: tra le copie di reperti custoditi nel museo-deposito di via XXV aprile a Montichiari figurano vari tipi di archi, faretre, selci, asce da taglio, oltre a una macina a mano in uso intorno a 5 mila anni fa, oggetti che testimoniano di una passione, quella di Borgonovi, che il sodalizio monteclarense ora avrà cura di "custodire" e portare a conoscenza.
(Federico Migliorati)