Nell’ambito delle ricerche val la pena di ricordare che nel 1932 l'impresa Paroletti, mentre stava eseguendo lavori di arginatura, recupera nel letto del fiume Chiese, fra i due ponti, una punta di lancia in bronzo lunga 15 cm.; il reperto risale alla tarda età del Bronzo (XII-XI sec.a.C.) ed è conservato nei musei civici di Brescia.
La lancia era un'arma da guerra costituita da una punta o cuspide inserita su un'asta di legno e fissata a questa con dei piccoli chiodi. Il reperto di Montichiari è stato ottenuto con la tecnica della fusione, colando il bronzo (lega di rame e stagno) in uno stampo a due valve sulle quali era l'impronta dell'oggetto, la parte cava per l'immanicatura si otteneva inserendo un'anima di creta che alla fine veniva rotta. Al contrario lo stampo poteva essere usato più volte; una volta estratta la punta di lancia subiva un'operazione finale di sbavatura (eliminazione dei residui dei canali di colata e bave), la pulitura ed era pronta per l'uso .
La presenza di questo reperto in quel tratto di fiume non è casuale e può essere messo in relazione con l'insediamento dell'età del bronzo preesistente all'attuale Castello Bonoris, distante qualche centinaio di metri.
(P.C.)