L’apertura al pubblico del castello Bonoris ci ha offerto l’opportunità di esaminare con più attenzione l’area del parco, alla ricerca di eventuali nuove tracce archeologiche; i risultati non si sono fatti attendere e la sorpresa è stata grande.
Si raccolgono pezzi di vaso in ceramica grezza su tutta la superficie inframuraria, alcuni decorati a rilievo, in ottimo stato di conservazione e con il margine di frattura spigolato; i reperti raccolti si trovavano nel terreno riportato dagli escavi per la costruzione, prima della rocca e poi dell’attuale maniero. La prima segnalazione la troviamo a pag.31 del Bollettino di Paleontologia del 1878 dove si riferisce che don Antonio Bignotti raccoglie <<frammenti di stoviglie fittili di foggia terramaricola>> alla base del castello; non sappiamo però dove siano finiti i reperti menzionati e manca una documentazione illustrativa. (P.C.)