Presentati ieri i cinque antichi e preziosi reperti consegnati al Gam e destinati ad essere esposti nel «Palazzo dell' archeologia e della storia del territorio»
MONTICHIARI Tempo fa al Gam (Gruppo archeologico monteclarense) erano stati consegnati alcuni reperti archeologici che, ritrovati nei campi di Montichiari e paesi limitrofi, risalgono alla seconda metà del V secolo a.C.
Si tratta di cinque reperti, quattro in bronzo ed uno in ferro, che cronologicamente risalgono al periodo dell' occupazione celtica nel Nord Italia.
Ieri, in municipio, Paolo Chìarini, presidente del Gruppo archeologico rnonteclarense, è Andrea Breda, della Soprintendenza archeologica della Lombardia, hanno presentato con grande entusiasmo la storia di questi reperti, che alcuni anonimi avevano consegnato, in tempi diversi, al Gam, perché venissero esposti nel Past, il Palazzo dell'archeologia e della storia del territorio di Montichiari.
«Siamo onorati di aver ricevuto questi preziosi reperti di alta qualità - ha detto Paolo Chiarini - oggetti che abbiamo consegnato alla Soprintendenza, a Brescia, in attesa di poter allestire una mostra, qui a Montichiari, che possa mettere a disposizione di tutti queste meraviglie archeologiche ritrovate in territorio bresciano».
Come si diceva sono cinque gli oggetti consegnati: una brocca in bronzo, a becco d'oca, priva di manico di origine etrusca, che risale alla seconda metà del V secolo a. C.; una brocca in bronzo, con bocca trilobata, della prima metà del III secolo a.C; una olletta in bronzo priva del manico, della seconda metà del primo secolo a.c.; una lama in ferro di coltellaccio del II secolo a.C. (ritrovata a Calvisano) e una fibula in bronzo con decorazione a globuli del 300-250 a.C. rinvenuta molti anni fa in riva al fiume Chiese, sul confine nord di Montichiari.
«Premesso che i rinvenimenti di reperti della tarda età del ferro, nel Bresciano, non sono isolati - ha spiegato Andrea Breda -, preciso che il recupero di oggetti di questa qualità, decisamente di alto livello, è un evento abbastanza raro, che in questo caso è dovuto alla capacità che ha avuto il Gruppo archeologico monteclarense di acquisire la fiducia di chi abita nel territorio». Questa consegna di reperti è sostanzialmente «una riacquisizione alla proprietà pubblica di reperti di valore e, nel contempo, un' occasione per valorizzare, ìn ambito locale, il Palazzo dell'archeologia e della storia del territorio di Montichiari».
A margine della presentazione di ieri, il sindaco Elena Zanola ha annunciato che «siamo in attesa del riconoscimento di museo per il Past. L'iter burocratico è a buon punto; la Regione Lombardia sta vagliando la richiesta».