Inaugurato ieri il nuovo Museo che si occuperà anche di ricerca e storia del territorio.
Nuove anche le 14 stazioni della Via Crucis poste sulla sommità del Colle San Pancrazio.
Ieri mattina a Montichiari s'è proceduto con due distinte inaugurazioni: una nuova Via Crucis, allestita sulla strada che porta sulla sommità del Colle di San Pancrazio, e il Museo Archeologico (chiamato annche Palazzo dell'archeologia e della storia del territorio), che ha trovato sede nella centralissima Piazza Santa Maria, nello stabile dell'ex Distretto, vicino alla salita che conduce a Castello Bonoris.
La Via Crucis (composta da 14 stazioni realizzate in marmo di Botticino, con formelle in bronzo, opera dello scultore Cesare Monaco di Dello) è stata posizionata sulla sommità del Colle di San Pancrazio. oltre al sindaco, al vicesindaco, alle autorità religiose, era presente anche l'autore, che ha spiegato la genesi di questa opera, soffermandosi su ciascuna della 14 stazioni.
Il Museo archeologico
In un secondo momento, s'è proceduto con l'inaugurazione del Museo Archeologico, nel quale troveranno posto innanzitutto gli oggetti e i pannelli illuustrativi finora presenti nella sede provvisoria di via XXV Aprile ,ma anche la mostra dei longobardi ospitata al Museo Bergomi.
«Montichiari e l'archeologia sono un binomio vincente da almeno da 20 anni - hannno detto gli amministratori -. Tanto, infatti, è il periodo di attività del Gam, Gruppo archeologico monteeclarense, che porta avanti dal 1989 un lavoro straordinario di ricerca del passato legato alla nostra Montichiari. Per dare al Gam ed al suo lavoro la giusta visibilità, l'Amministrazione comunale ha deciso di allestire questo museo permanente, grazie al quale gli appasionati di archeologia capitanati da Paolo Chiarini potranno trovare nuovi stimoli per continuare la loro benemerita attività».
«L'istituzione del Palazzo dell'archeologia e della storia del territorio - ha invece detto Paolo Charini, presidente del Gam - nasce da un accordo fra l'amministrazione monteclarense, il Gruppo archeologico di Montichiari e la Soprintendenza ai beni archeologi della Lombardia. Con quest'accordo si prende coscienza dell'esistenza di una notevole quantità di materiale archeologico, sia in termini di reperti che in termini di informazioni, raccolto e catalogato in più di vent'anni di attività dal Gam. Tutto questo materiale si trova oggi conservato negli archivi, tranne quello attinente al tema longobardo, che era esposto fin dal giugno 2007 al museo Bergomi e che ora trova una sua logica collocazione in questi nuovi ambienti».
L'attività di ricerca
Il Palazzo dell'archeologia e della storia del territorio, ha poi detto Chiarini, «sarà un contenitore culturale particolare, una sorta di museo civico archeologico moderno dove avranno luogo mostre, eventi, connferenze e laboratori allo scopo di aggiornare la conoscenza dell'utente culturale (turisti, appassionati, scuole ... ) sullo stato della ricerca archeologica . Un museo vivo, quindi, dove il Gam continuerà la sua più che ventennale attività di ricerca e di salvaguardia culturale su un territorio molto vasto quale quello di Montichiari e Comuni limitrofi». (gaf)