MONTICHIARI. Il Comune acquista la ex sede del «Consorzio medio Chiese»
Questa volta a Montichiari la polemica politica ha radici lontanissime che risalgono addirittura al XVII secolo. Ad accendere un nuovo aspro confronto fra maggioranza e opposizioni è stata la decisione della Giunta di acquistare un fabbricato storico della città.
Il Comune ha comprato la palazzina che un tempo era sede del Consorzio di bonifica del medio Chiese: l'immobile è situato in via XXV Aprile nel cuore di Montichiari, e nel quartiere più antico del paese.
Nel medioevo il palazzo si addossava alla Rocca signorile che è nota agli studiosi per numerosi fatti che hanno scritto le pagine di storia forse più note di Montichiari.
«In passato è stata anche la sede della Cancelleria del Comune ha sottolineato il sindaco Gianantonio Rosa esponendo al Consiglio l'operazione di acquisizione dell'immobile storico: per anni furono piazzate lì le carceri del paese e sembra che i "Tre Innocenti" (fatti di sangue del 1705), vi furono incarcerati. Nei lavori di controllo dello stabile abbiamo trovato un'antico stemma del comune che risale al 1677».
L'ingresso della palazzina si trova proprio difronte all'ingresso della sede della biblioteca comunale, la cui facciata, disegnata dal Vantini, ricorda molto anche l'architettura dell'immobile acquistato per il quale però non v'è ancora certezza che sia stato progettato dal Vantini.
«Stiamo facendo un'indagine tramite i nostri esperti - spiega Rosa - per approfondire la storia di questo palazzo: la ricerca verrà fatta anche sfogliando i vecchi catasti austriaci».
La maggioranza leghista e Forza Italia hanno votato a favore della proposta di acquisire l'immobile, operazione che richiederà un investimento di 430 milioni. E' stato poi accennato che la destinazione d'uso dovrebbe essere per la nuova sede del Gam, il Gruppo archeologico monteclarense che così vedrebbe riunite in una sola sede (distribuita su 3 piani) la mostra e gli Uffici, attualmente sistemati in piazza Teatro e a Borgosotto.
Contrari a questo acquisto le opposizioni dei Ds e del Ppm, che hanno parlato di «cattiva agibilità, mancanza di parcheggi, spreco di denaro pubblico che può essere utilizzato meglio per il completamento del parco City o per la palestra di Vighizzolo». Secondo il consigliere Riccardo Tosoni «i "Tre Innocenti" non sarebbero stati incarcerati nell'immobile».
In coda alla delibera è seguita una scarica di scintille tra il consigliere del Ppm, Paolo Verzelletti, e il presidente del consiglio Rino Dell'Aglio, che ha tentato di zittire il consigliere per alcune «considerazioni politiche fuori tema» riguardanti il recente documento che ha sancito l'accordo Lega-Forza Italia, nel quale veniva attaccato il Ppm.
Nello scontro verbale si è inserito l'assessore Gelmini per farsi ripetere e mettere agli atti del Consiglio la frase di Verzelletti che sosteneva come «la Giunta non agisse con criteri di utilità pubblica».
Battuta che lo stesso Verzelletti smorzava subito dopo, senza con questo far calare la tensione che da tempo è in cresciuta tra maggioranza e minoranza nel parlamentino monteclarense.
Francesco Di Chiara