Un sogno nel cassetto per gli amministratori comunali
MONTICHIARI - Sta per concludersi la tornata amministrativa ed è quindi tempo di riflessioni con uno sguardo a quanto fatto e un occhio rivolto al futuro.
Nel bene e nel male questa tornata amministrativa sarà ricordata per la realizzazione di grandi opere come il complesso municipale e il Pala George con le relative battaglie consiliari, il grande tormentone dell'inceneritore ed infine la «perla», l'acquisto del castello Bonoris con il relativo parco di 20 mila metri quadri in centro alla cittadina. All'assessore alla Cultura Giuseppe Casella in Giunta dal settembre 1992, chiediamo di ripercorrere per sommi capi gli interventi più significativi realizzati dall'Amministrazione, per quanto riguarda la cultura, in questa tornata amministrativa. “Come lei certamente sa, un ruolo non secondario per l'intera impalcatura della cultura monteclarense da sempre stato giocato dall'ente museale, dalle numerose associazioni e gruppi culturali, dagli artisti che operano sul territorio, dalla Biblioteca comunale e dal teatro Sociale, vera struttura di servizio per diverse attività: danza, teatro, musica, sede di mostre prestigiose ed oggi in attesa di essere ristrutturato. Nel corso del mandato amministrativo lo sforzo maggiore stato quello di porre grande attenzione alle realtà locali, recuperando il dialogo con i gruppi, incentivando e valorizzando le numerose iniziative”.
Quale criterio è stato seguito nell'organizzare le manifestazioni? “L 'annata culturale, in collaborazione con tutte le associazioni è stata suddivisa in tre grandi tronconi: il maggio monteclarense, l'estate in piazza e le manifestazioni legate al Natale. In questi tre momenti si dato organicità e spazio a quanti gruppi proponevano, integrando d'accordo con gli stessi, gli spazi che rimanevano vuoti con manifestazioni di rilievo e di sicuro successo, ma soprattutto si è cercato di buttare le basi per far rinascere quelle manifestazioni che in passato sono state traino per tutta la zona al fine di ridare a Montichiari città quella dignità che pure ha avuto in passato. Basti ricordare il concorso lirico nazionale, il concorso nazionale di pittura ed il concorso nazionale di fotografia. Quindi un sogno da togliere dal cassetto, un cammino già tracciato da ripristinare”.
In pratica quali le manifestazioni più significative di questi ultimi anni? “Grande rilievo e successo di pubblico hanno avuto i concerti alla Pieve di S. Pancrazio, le manifestazioni dell'estate in piazza, la festa della città, le mostre di pittura di Conti e Cottini, la mostra dello scultore Dino Coffani, le mostre fotografIche dei ritrovamenti archeologici e la presentazione delle numerose ricerche storiche di autori locali”.
Quale il traguardo che si vuole raggiungere? “L'Amministrazione si è mossa per gradi promuovendo manifestazioni che riavvicinando la popolazione alla cultura facciano scaturire quella passione che porti a grandi traguardi come il concorso nazionale di pittura per il quale ci si sta muovendo in accordo con l'Amministrazione provinciale ed il concorso nazionale fotografico per il quale abbiamo già preso i primi contatti tramite il fotografo Forlini con il Cinefotoclub di Brescia”.
Un sogno che vorrebbe realizzare? “IL 'utilizzo del castello Bonoris quale museo archeologico e risorgimentale ed il parco per la realizzazione di manifestazioni culturali e mostre all'aperto nel periodo estivo”.
Giovanni Roandre