Fino al 1830 sul colle di San Zeno sorgeva una delle più antiche chiese della nostra città, già citata in una bolla di papa Lucio III del 1182 che la assegnava alla giurisdizione della Pieve di San Pancrazio unitamente ai luoghi di culto dedicati a Santa Margherita, Santa Cristina e San Giovanni. Dopo l'abbattimento non se n'è più saputo nulla e solo nel 2002 gli scavi compiuti dal Gam (il Gruppo Archeologico Monteclarense) avevano permesso di fare luce su questo edificio sacro. Ora, grazie ad una ricostruzione digitale, è possibile visionare compiutamente lo stesso con interessanti immagini che ridanno vita all'antica chiesetta. La notizia è stata data in una conferenza stampa indetta in Comune anche per annunciare il prossimo rientro a Montichiari degli oltre 45 mila reperti archeologici scoperti sul territorio cittadino nel corso di 30 anni di attività del Gam e fino ad oggi custoditi dalla Soprintendenza in alcune sedi museali di Brescia. Sarà così possibile portare in mostra in particolare i circa 400 pezzi completamente integri che diventeranno un richiamo per gli appassionati di archeologia. "Proprio l'archeologia - ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Basilio Rodella - diventerà il motore propulsore della promozione culturale di Montichiari e già penso a biciclettate e tour nei luoghi sedi di ritrovamenti importanti, parallelamente alla visita a quei reperti più significativi che torneranno ora, dopo un grande lavoro in sinergia, sotto la gestione del Gam". Novità sono in arrivo anche per il sito di San Giorgio, ma saranno svelate a breve. (Federico Migliorati)