21/01/2016
Montichiari: L'Archeologia un fiore all'occhiello della cultura locale
Rientrano dalla Soprintendenza oltre 45 mila reperti scoperti in passato. .
"L'archeologia sarà il motore propulsore della promozione turistica di Montichiari": così si è espresso Basilio Rodella, Assessore alla Cultura della città dei sei colli nella conferenza stampa indetta in Municipio per illustrare le novità in materia. "Dopo un lavoro certosino tra il Gruppo Archeologico Monteclarense e la Soprintendenza di Brescia – ha proseguito Rodella – posso felicemente comunicare che circa 45 mila reperti archeologici rinvenuti nel corso degli anni sul nostro territorio e fino ad ora ospitati a Brescia a disposizione della Soprintendenza stessa torneranno a Montichiari sotto la gestione del Gam". Una mole che non potrà ovviamente essere tutta esposta in visione al pubblico: saranno circa 400 infatti i pezzi integri che troveranno spazio al museo archeoloqico una volta conclusa la catalogazione attualmente in corso da parte dell'archeologa Ivana Venturini". Legata a questo aspetto c'è poi la scoperta, anche in questo caso opera del Gam, dei resti dell'antica chiesetta di San Zeno, citata già alla fine del XII secolo da una bolla papale e fatta abbattere nel 1830. Con una approfondita ed esauriente ricostruzione digitale è ora possibile conoscere nei minimi dettagli l'intera costruzione da varie angolature. Tra le novità una riguarda il colle di San Giorgio, con le Importanti pertinenze legate al luogo di culto di origine longobarda risalente addirittura all'VIII secolo: Rodella si è riservato di rivelare a breve le informazioni che consentiranno di dare ancora più visibilità all'archeologia monteclarense. Nato ufficialmente nel 1989, il Gam è presieduto da Paolo Chiarini e si avvale di diversi volontari impegnati nel diffondere la conoscenza, la tutela e la promozione del patrimonio archeologico -monumentale di Montichiari e del territorio della bassa pianura orientale, bresciana in genere. Nell'ambito del sistema museale monteclarense è inserito anche il Past, il Palazzo dell'Archeologia e della Storia del Territorio che ha preso vita negli scorsi anni ospitando, tra l'altro, un'importante mostra dedicata ai Longobardi. (te.rni.)
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