09/01/2016
Dalle viscere della collina spunta una chiesa medievale
Montichiari, il rinvenimento di San Zeno fa il paio con l'altro edificio dissotterrato a San Giorgio. L'ultima scoperta firmata dal Gam che compie 30 anni. Ora l'ambizione di esporre tutti i reperti recuperati .
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Dopo l'edificio sulla collina di San Giorgio ecco spuntare a Montichiari i resti di un'antica chiesetta, dedicata a San Zeno, sull'omonimo colle, a due passi dai capannoni della ben più famosa Green Hill. Si tratta del secondo colpo archeologico messo a segno in pochi anni dal Gruppo archeologico monteclarense coordinato dal presidente Paolo Chiarini. La chiesetta di San Zeno è citata per la prima volta nel 1182 dalla Bolla di Papa Lucio III «ma la sua costruzione è di probabile periodo alto medioevale, quindi tra nono e decimo secolo dopo Cristo» conferma Andrea Breda, funzionario della Soprintendenza archeologica. Successiva quindi alla chiesa di San Giorgio, poco distante da San Zeno, più verso il confine con Carpenedolo, entrambe le costruzioni «affiancarono nel tempo altre chiese attigue che hanno dimostrato che la civiltà monteclarense nacque in quelle zone e poi, quando nel XII secolo fu costruita San Pancrazio, il paese si spostò dove si trova ancora oggi» chiarisce Breda, che non lesina complimenti allo straordinario lavoro compiuto dal Gam non solo sul territorio monteclarense ma anche nei comuni limitrofi. «La nostra attività è iniziata nel 1986 racconta Paolo Chiarini e siamo davvero contenti dei risultati raggiunti dai nostri volontari che lavorano con passione nei momenti liberi». Un impegno senza sosta che li ha portati a realizzare il Past (Palazzo dell'Archeologia e della Storia del Territorio) nel centro di Montichiari, con ingresso da piazza Santa Maria dove occupa il primo piano di Palazzo Vantiniano. «Quest'anno ricorre il trentesimo anniversario del gruppo - continua Chiarini e vogliamo sfruttare al meglio tutti i nostri reperti e scoperte in modo da allargare il Past con forme di aggregazione al Castello Bonoris». Un progetto che all'amministrazione comunale piace molto ed a suo nome parla l'assessore Basilio Rodella che conferma di aver «incaricato l'archeologa Ivana Venturini di effettuare un censimento sui 40 mila reperti archeologici trovati dal Gam e immagazzinati a Brescia dalla Soprintendenza poiché finalmente li possiamo riportare a Montichiari».
Francesco Di Chiara |