Numerose le attività del Gruppo Archeologico, a cominciare dalla mostra sui Longobardi.
MONTICHIARI - Il Gruppo Archeologico di Montichiari (Gam) è più attivo che mai: oltre alla mostra dedicata agli insediamenti longobardi sul suolo monteclarense, sono numerosi i fronti che vedono impegnato il gruppo fondato nel 1986.
Come spiega il presidente Paolo Chiarini, «il Gam è composto da volontari che, condividendo la passione per la storia del territorio, promuovono e salvaguardano il patrimonio locale: effettuiamo ricerche di superficie, eseguiamo scavi archeologici di emergenza e controlliamo gli interventi nel sottosuolo».
Non solo: nel corso degli anni, l'associazione ha documentato l'esistenza di oltre 100 aree archeologiche («quasi tutte mai segnalate in precedenza»), costruito un archivio video-fotografico, allestito uno spazio informativo all'interno di Palazzo Tabarino e creato il Past (il Palazzo dell'Archeologia e della Storia del Territorio) in piazza Santa Maria 34, che attualmente ospita la mostra sui Longobardi.
«L'intento - continua Chiarini - è invogliare studenti e nuove generazioni a riscoprire il patrimonio archeologico locale: si parte dai reperti di età Paleolitica ritrovati in certe aree collinari del Garda per passare all'età del bronzo, epoca alla quale risalgono i frammenti di vaso rinvenuti vicino al castello Bonoris, fino alle necropoli longobarde della mostra e ai reperti d'età romana presenti nel nostro paese, a Calvisano e Ghedi».
Gli incontri del gruppo hanno luogo di martedì nella sede di via 25 aprile 40, mentre le uscite sulcampo - concordate con la Soprintendenza ai beni archeologici della Lombardia - avvengono solitamente di sabato.
Chiunque sia interessato agli campi di scavo o alle altre attività del gruppo può scrivere a info@archeologiamontichiari.it: per diventare membri basta essere maggiorenni, versare un contributo annuale di 20 euro e, soprattutto, «condividere la stessa passione per l'archeologia» .